23 febbraio 2007

Mercoledì delle Ceneri, Quaresima da vivere

MERCOLEDÌ DELLE CENERI, 21 febbraio 2007

Solennità

Digiuno e astinenza

Liturgia della Parola

Gl 2,12-18; Sal 50; 2Cor 5,20-6,2; Mt 6,1-6.16-18

LA PAROLA DEL SIGNORE

È ASCOLTATA

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai lelemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

È MEDITATA

Inizia una nuova quaresima. La Chiesa ci spalanca le porte per introdurci nel grande mistero della misericordia infinita di Dio, che come pioggia abbondante discende dal cielo in questo tempo privilegiato di grazia. È il tempo della conversione. La liturgia delle ceneri ce lo ricorda: convertiti e credi al Vangelo.

Credere al Vangelo è credere a Gesù, Parola fatta carne, che insegna, ammonisce, stravolge e capovolge la vita di chi decide di convergere verso di Lui, unica via che ci conduce al Padre. Ecco il senso del brano del Vangelo di oggi: riscoprirsi figli del Padre Celeste. Elemosina, preghiera, digiuno: non cè nessuna novità, i figli di Israele sono attenti a questi richiami. La Sacra Scrittura è piena di persone che tendono la mano e ricevono qualche spicciolo, di altre che vestite di sacco digiunano per chiedere clemenza, di chi sta ritto in piedi in prima fila per innalzare a Dio la propria preghiera. Gesù non toglie e non aggiunge nulla, ma dà il giusto senso alle cose fatte per Dio. Non ci toglie lobbligo della carità, ma purifica la nostra naturale ricerca di applausi umani e promette una ricompensa sproporzionata direttamente dalle mani del Padre.

Gesù ci ricorda il senso della preghiera come intimità con Dio: «entra nella tua camera». È la preghiera del cuore che svela i suoi segreti a colui che solo sa leggere nel profondo dellanima. È nel segreto che ci si offre al Padre così come si è, con le proprie pene e le proprie miserie, i propri limiti e i propri peccati; è nel segreto che si invoca aiuto e forza per saper affrontare le inevitabili angosce della vita e poter superare gli stessi limiti personali; nel segreto si loda Dio per quei doni che ogni giorno ci riversa nell'anima. Gesù non abolisce il senso del sacrificio, ma ci ricorda che alla mortificazione corporale devono corrispondere splendore e bellezza anche esteriori. Ciò è possibile lì dove il digiuno diventa dono, offerta fatta al Padre con tutto il cuore, la forza, la volontà. Un dono, si sa, viene portato col sorriso sulle labbra, ben vestiti e ordinati.

La ricompensa sarà allora la stessa bellezza di Dio riversata sui nostri volti.

È PREGATA

Chiudi le imposte,
resta raccolto
dentro la piccola cella del cuore.
Essa è abitata
da Dio Uno-Trino,
che la dilata sull'infinito.
Dentro di te
troverai in Dio
anche i fratelli con le sorelle
di tutti i tempi.
Prega da solo
nella tua stanza,
anche Gesù
si ritirava solo
sui monti della sua terra.
Cercava il Padre,
in solitudine, tutta la notte,
in comunione con lui,
che è la fonte del Bell'Amore.
Poesia di sr. Nunziella Scopelliti

MI IMPEGNA

Cercherò di partecipare il più possibile alle diverse funzioni della quaresima e in particolare attingerò frequentemente al sacramento della confessione.
Sr. Etra

Nada te turbe nada te espante
solo Dios basta

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